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DOLORE AI PIEDI

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Dolore ai piedi, dolore sotto la pianta del piede, dolore al quinto dito del piede, fascisti plantari ricorrenti, posizione anomale del piede e del ginocchio, dolore ai polpacci, crampi a fine giornata. 

Sono questi i sintomi più comuni di una inefficienza visiva che causa problemi ai piedi. 

Il sistema posturale è un sistema a sensori, i due principali sono proprio piedi e occhi. Così lontani ma così vicini grazie ad un sistema di comunicazione altamente specializzato ovvero le catene miofasciali, possiamo immaginarle come un velo di rivestimento di muscoli, ossa, nervi ecc ecc. che ricopre tutto il corpo e che mette in comunicazione tutti i comparti. Quando si parla di dolore ai piedi o posizione anomala dei piedi causata da un problema visivo, abbiamo la massima espressione del concetto di postura. 

Quali sono le abilità visive che possono dare questo tipo di fastidio? 

Vediamo di seguito le tre situazioni visive più comuni che possono dare dolore ai piedi.

A) Astigmatismo non corretto adeguatamente.

L’astigmatismo non corretto adeguatamente causa una posizione anomala della testa che porta ad una contrazione diversa dei muscoli, di conseguenza la posizione della base di appoggio (i piedi) non è più uguale tra i due. Su un lungo periodo questo instaura tutti una serie di dolori anche dolori ai piedi che spesso erroneamente vengono corretti con l’ausilio di plantari. 

B) Non adeguate abilità accomodative 

Questo è sicuramente la problematica visiva più comune, ma la meno conosciuta. Come abbiamo già visto negli articoli precedenti, quando utilizziamo la visione nella nostra vita quotidiana, possiamo avere richieste più o meno alte di messa a fuoco a diverse distanze di lettura. Se il nostro sistema accomodativo è carente chiederà aiuto ad altri comparti, in termini di richiesta energetica, per svolgere il suo lavoro e resistere fino a quando serve. Spesso in questo caso si verificano situazioni di tensione che coinvolgono le dita dei piedi, le ginocchia e molto spesso la lingua.

C) Movimento degli occhi non adeguati

Quando parliamo di movimento degli occhi intendiamo tutti i movimenti. 

Ovviamente non parliamo dei movimenti evidenti, detti strabismi, diamo per scontato che in quei casi ci sia già una collaborazione tra gli specialisti che seguono la persona. 

In questo caso ci riferiamo ai movimenti non adeguati a seconda delle abilità che richiediamo. 

Facciamo degli esempi: se sono uno studente o se lavoro al pc, il mio lavoro è spesso quello di leggere, di conseguenza se i movimenti di lettura (saccadi e inseguimenti) non sono perfetti farò tanta fatica a leggere. Nello stesso caso avrò anche l’esigenza di spostare lo sguardo dalla distanza di lettura o scrittura a lontano per vedere ad esempio la lavagna o parlare con una persona. Questi movimenti  a “forbice” degli occhi, detti di vergenza, devono essere fluidi e senza intoppi. 

In questo caso si verificano è raro che si verifichino dolori ai piedi, ma spesso  sono presenti sensazioni di “vertigini” o meglio di mancanza di equilibrio quando ad esempio ci mettiamo in piedi dopo essere stati a sedere. 

In conclusione,

abbiamo l’abitudine di cercare soluzioni vicine. Esempio: se mi fa male il braccio sicuramente è causato da un problema al braccio, così come se mi fa male il collo deve essere sicuramente la cervicale, di conseguenza se mi fanno male i piedi o le gambe il problema si trova li. 

Come abbiamo già visto in contesto posturale queste correlazioni di “primo grado” non sempre sono esatte. Così come un dolore cervicale potrebbe trovare la causa nell’utilizzo della visione, anche il dolore ai piedi come abbiamo visto potrebbe essere dato da una problematica visiva. 

Si consiglia sempre in primo approccio di rivolgersi al proprio medico per accertarsi dell’assenza di condizioni patologiche. 

Dr.ssa Serena SANTORO

OPTOMETRISTA