Definire il Reiki non è affatto facile,perche nella sua essenza è inafferrabile:potremmo dire che si tratta di un metodo per entrare in sintonia con quanto ci circonda,caratterizzato dalla semplicità e dal fatto di lasciare poco spazio alle elucubrazioni mentali.
Il termine Reiki è formato dall’unione di due termini, rei e ki, entrambi si riferiscono all’energia:
rei si riferisce all’aspetto universale unitario di tale energia, mentre ki ne è più specificatamente la manifestazione all’interno di ogni essere vivente.
Reiki significa in sintesi mettere in sintonia la propria energia personale con quella universale. Praticare il Reiki vuol dire imparare ad essere canali,a lasciar agire la Realtà;e riuscirci significa indubbiamente aver innescato un grosso processo di guarigione e di maturazione dentro di noi.
Numerose osservazioni sperimentali hanno dimostrato che l’energia del reiki,una volta entrata nel corpo si dirige spontaneamente dove maggiormente è necessaria. I processi di guarigioni innescati dal Reiki agiscono su tutti i piano dell’individuo e viene attivata una riarmonizzazione degli squilibri passati e presenti.
Ciò che possiamo affermare con sicurezza è che il Reiki non può mai essere nocivo,dal momento che,come abbiamo visto,l’energia affluisce spontaneamente dove è maggiormente necessaria,non esistono rischi legati ad una individuazione errata dei problemi del soggetto da trattare:al di là delle intenzioni dell’operatore,sarà comunque sempre l’energia ad indirizzarsi dove serve.
Chi trasmette il Reiki ha il compito di canalizzare l’energia,perché possa affrontare e rimuovere le cause più profonde dei disagi attuali, non dimentichiamo che il R è una energia dolce che non forza minimamente ma asseconda le tendenze e le scelte individuali. Perché il R possa agire è necessario che il soggetto voglia realmente progredire, in mancanza di ciò il trattamento è quasi del tutto inutile.
Il trattamento viene effettuato da operatori attivati (aperto i canali in cui scorre l’energia attraverso un processo di attivazione )da un Maestro Reiki
Il trattamento base comprende un ciclo di quattro applicazioni,di circa 45’,da effettuarsi rigorosamente in quattro giorni consecutivi, al termine del quale è necessario rivalutare la situazione per decidere se proseguire con applicazioni settimanali,bisettimanali o altro.
Il soggetto che riceve si pone sul lettino in posizione il più possibile rilassata e l’operatore dopo la centratura sul cuore inizia posizionando le mani a pochi cm (o leggermente appoggiate) sulle zone del corpo da trattare,ogni posizione viene trattata per circa 3’, ripetibili in caso di dolore.
Gli effetti positivi che il Reiki può avere sono:
- Supporta la naturale capacità del corpo di auto guarirsi
- È piacevole e globale nel rivitalizzare il corpo e lo spirito
- Ristabilisce un equilibrio spirituale e un benessere mentale
- Rimuove i blocchi energetici e promuove il rilassamento
Per approfondire:
- ” Reiki:energia di guarigione” di G.Tarozzi ed Feltrinelli
- “Choku Rei – riconnettersi con la vita” di Laura Fezia ed. l’età dell’Acquario
I principi del Reiki
Per oggi, non ti preoccupare.
Per oggi, non t’inquietare.
Onora i Genitori
I Maestri e gli Anziani
Guadagna da vivere.
Onestamente
Mostra gratitudine a tutti
Gli esseri viventi.