Infanzia e adolescenzaPsicologia e Psicoterapia

Una scuola… per la vita! Come aiutare un adolescente a crescere

Un comportamento responsabile non può che essere il frutto di un pensiero maturo, che richiede uno sforzo di analisi e di comprensione, una percezione concreta della realtà e l’abilità di individuare i problemi e proporre soluzioni.

Lavorando con gli studenti si avverte la sensazione di una diffusa fatica a ragionare in termini complessi; è evidente che la frenetica evoluzione del mondo giovanile che produce continuamente nuovi codici relazionali e comunicativi e muta rapidamente le norme comportamentali e le sensibilità spinge verso la superficialità e l’approssimazione, non c’è tempo per fermarsi a riflettere e a pensare, bisogna muoversi, agire…

Questa realtà rende ineludibile la ricerca di un contatto con il mondo dell’adolescente ma soprattutto con quei giovani che inseguendo la crescita e l’autonomia si mettono alla prova oltre le loro possibilità.Un comportamento responsabile non può che essere il frutto di un pensiero maturo, che richiede uno sforzo di analisi e di comprensione, una percezione concreta della realtà e l’abilità di individuare i problemi e proporre soluzioni.Anche la capacità di instaurare delle buone relazioni interpersonali è condizionata dall’occasione che il soggetto ha di osservare e di “apprendere  da”adulti che mettono in atto comportamenti adeguati.

In questo panorama la scuola si pone come l’ambiente privilegiato dove è possibile fare buone esperienze e dove queste capacità possono essere maturate e sperimentate.La scuola può e forse deve, fare un’azione di promozione del benessere che prevenga il formarsi di situazioni di disagio, individuando e sostenendo le caratteristiche e i comportamenti “antagonisti” che sono meglio indicate con il termine “Skills for life”, abilità e competenze importanti per mettersi in relazione con gli altri, per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della quotidianità.

I programmi “Life Skills” sono stati sperimentati positivamente in numerosi contesti dimostrandosi efficaci nel campo della prevenzione dei comportamenti a rischio. I bambini e gli adolescenti che acquisiscono queste capacità risultano più competenti nel far fronte alle sfide della vita quotidiana e nel gestire il proprio benessere.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito un nucleo fondamentale di Skills che deve rappresentare il fulcro di ogni programma di formazione. -Decision making -Problem solving -Creatività -Senso critico -Comunicazione efficace – Abilità per le relazioni interpersonali -Autocoscienza -Empatia -Gestione delle emozioni e dello stress.

Affrontare i temi dello sviluppo giovanile, nell’ottica di aumentare i fattori di protezione, offre l’opportunità di maturare il senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e il contesto e necessita di metodologie adeguate alle specificità di questa fase della vita, coinvolgendo congiuntamente ragazzi, docenti e genitori.Tenendo presente quanto detto, i progetti che abbiamo realizzato in numerose scuole della provincia promuovono mutamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti dei ragazzi, sia a livello individuale che collettivo, attraverso la scelta di metodi e di strumenti che attivano processi intenzionali di cambiamento stimolando l’azione partecipativa e l’interazione con lo studente, sollecitando concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, e agire. Dopo l’esperienza alcuni ragazzi della scuola media, hanno voluto esprimere il loro pensiero: “grazie ai ‘giochi’ fatti insieme siamo riusciti a conoscere profondamente noi stessi e la nostra classe”; “…non so come mai ho lasciato che questa ingiustizia restasse segreta, non ho mosso un dito per fermarla, giuro che se potessi tornare indietro lotterei con tutte le mie forze per impedire quel torto”; riflette una ragazza che è stata testimone di un atto di bullismo verso una compagna.

“…mi hanno fatto riflettere sul rapporto tempestoso della classe, vorrei impegnarmi per creare solidarietà tra di noi, così possiamo aiutarci a vicenda e superare anche gli ostacoli più alti.”

Possiamo concludere dicendo che gli studenti hanno mostrato una grande capacità di utilizzare gli strumenti che gli sono stati proposti, partecipando appassionatamente senza esitazione, mostrando una grande creatività nel cimentarsi con le situazioni che andavamo proponendo e una gran voglia di cambiare… per stare meglio imparando!

Dr.ssa Ines Nutini Psicologa-Psicoterapeuta